mercoledì 16 gennaio 2013

Le r(iv)elazioni pericolose: dormire insieme potrebbe esserci fatale


Quando si dorme per la prima volta con qualcuno si presta attenzione ad una serie di cose che, col tempo, vengono meno. Lei indossa della biancheria da urlo o dei capini modello Joséphine Baker (soppiantati, dopo un mese e mezzo, da camicia da notte di pile e babbucce), lui si mette un pigiama elegante o dei boxer pregiati (rimpiazzati, dopo tre giorni, da mutande con l'elastico molle e maglietta dei supereroi Marvel). Lui non emette nessun tipo di gas, lei punta la sveglia dieci minuti prima per correre in bagno a lavarsi i denti e far finta di profumare di violetta anche appena sveglia.
Insomma, si cerca di dare un'immagine di sé che non corrisponde al vero, ma che ci rende estremamente fighi e desiderabili: pancia molle un po' in dentro, cellulite abilmente coperta da un drappeggio del lenzuolo degno di una dea, deodorante come se piovesse.
Fino al liberatorio momento in cui si cade tra le braccia di Morfeo, quando finalmente non ci si sente più sotto esame e ci si rilassa per godere appieno del sonno dei giusti.
le relazioni pericolose
Grave, gravissimo errore.
Già, perché secondo Chris Idzikowski, esperto del sonno, la posizione in cui dormiamo rivela tratti della nostra personalità, magari proprio quelli che vorremmo tenere nascosti ancora un paio di settimane, insieme all'addominale molle e ai topi morti del mattino.
Liberi di non crederci, ovviamente, ma è sempre meglio essere ben informati, perché la creatura apparentemente innocente che dorme accanto a noi potrebbe aver appena frequentato il corso avanzato di “Dimmi come dormi e ti dirò chi sei” e, svegliandoci improvvisamente nel cuore della notte, potremmo scoprirla intenta a fissarci mentre prende freneticamente appunti.
Ma noi – zac – possiamo fregarla. Ecco qua come:
Posizione fetale: duri e forti all'apparenza, ma teneroni nel cuore. Severi fuori, ma sensibili dentro, quindi, perfetta se vogliamo dare l'impressione di morbido coniglietto sotto l'aspetto da orca assassina.
Stella marina (sulla schiena, con le braccia in alto lungo il cuscino): generosi, attenti, schivi. Ottima se si vuole dare l'idea di persona a modo, nonostante si passino le serate in discoteca a ballare sul cubo e a bere spumante del discount.
Caduta libera (sulla pancia, testa da un lato, braccia intorno al cuscino): carismatici, ma nervosi e suscettibili, spesso dominanti in un gruppo. Direi da evitare se si vuol far colpo: a nessuno piacciono i permalosetti.
Soldato (sulla schiena, braccia lungo il corpo): riservati, discreti, esigenti con se stessi e con gli altri. Perfetta se vogliamo fingerci James Bond, quando in realtà curiamo la rubrica di gossip del giornale locale.
Supplice (sul fianco, braccia distese in avanti): riservati e prudenti all'inizio, ma di natura aperta poi, anche se potenzialmente cinici e testardi. Insomma, una posizione da maneggiare, appunto, con prudenza.
Tronco (sul fianco, braccia lungo il corpo): socievoli, estroversi, aperti con tutti, ma a volte troppo creduloni. Perfetta se vogliamo farci credere dei simpaticoni. Pace se lui/lei annoteranno sul blocco degli appunti: spiegargli/le che Paul McCartney non è un replicante.
Certo, non potendo fingere in eterno, prima o poi la nostra vera posizione emergerà. Così come il nostro amore per le babbucce e per la canottiera bianca a costine.
Ma tranquilli, a quel punto la nostra preda sarà ormai caduta in trappola e niente le importerà se non dormire con noi, allungare una mano e sentire che ci siamo. E per noi sarà lo stesso, chi se ne frega del contorno.
Perché è così che funziona: dove c'è Gigi, c'è Parigi.